In Minucciano esiste il Santuario della Beata Vergine del Soccorso eretto nel 1500 (quest'anno viene festeggiato il quinto centenario della Fondazione). Questo Santuario è inserito nei luoghi della Provincia di Lucca per l'acquisto dell'Indulgenza per il Giubileo. La torre di Minucciano era principale del Castello: venne parzialmente distrutta con il terremoto del 1837, ma in seguito venne ricostruita. Dal sito www.valeria.martini.name: L'interno della chiesa è, nella sua struttura attuale, di stile barocco molto semplice, pur conservando l'abside e il presbiterio quattrocentesco. È a forma di croce latina con altare centrale, due cappelle laterali e la navata in fondo alla quale esiste un matroneo che serve come luogo ove gli eremiti celebrano ogni giorno la liturgia delle ore. L'altare maggiore è settecentesco con tavola cinquecentesca firmata, rappresentante la Vergine del Soccorso con San Michele Arcangelo e San Rocco, patroni di Minucciano. È in marmo con colonne a spirale di marmo rosso di Francia e molto finemente decorato. Il presbiterio è chiuso con balaustre di marmo di Carrara. Le due cappelle laterali hanno gli altari con le mense di marmo di Carrara e la parte superiore in legno scolpito e dorato cinquecentesco con tele; una di pregiata fattura a rappresentante San Torrello, eremita del Casentino, l'altra, più modesta, rappresentante il Volto Santo di Lucca: entrambe di epoca seicentesca. In una delle cappelle vi sono due confessionali: uno dell'500 e uno del 600, di discreto pregio. Nella navata esiste una nicchia che racchiude il simulacro della Madonna del Soccorso, in legno, scolpito da dall'Unti di Lucca nel 1830, con baldacchino in legno dorato del 1861. Altre tele decorano la chiesa: un San Giuseppe della 1750 della scuola di G. Domenico Brugeri di Lucca, una Santissima Trinità con San Biagio e Santa Apollonia, del seicento, un quadro a olio di San Guglielmo di Malavalle, racchiuso in una pregiata cornice settecentesca, una tela di san Girolamo dottore, del seicento. Si accede alla chiesa e all'eremo passando per un loggiato con quattro volte a botte. Davanti al loggiato esiste un piccolo giardino con fontana e viale piastronato, come accesso all'eremo. È composto di quattro celle ove dimorano gli eremiti, con cucina, sala da pranzo e biblioteca con circa 7 mila volumi. A 100 metri dall'eremo esiste un edificio di quattro stanze che serve come sede della confraternita della Beata Vergine del Soccorso e come dimora per ospiti o piccoli gruppi per periodi di ritiro spirituale. Davanti ad essa si estende un piazzale per posteggio automezzi ed il piccolo parco delle statue stele, reperti archeologici ritrovati in loco circa 25 anni fa.
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