Superato Ghivizzano che conserva parte delle mura e una torre quadrata forse del secolo XIV, è di obbligo una deviazione per il bel paesino di Coreglia Antelminelli. Il nucleo centrale di Coreglia conserva ancora, almeno in parte, l'aspetto della fortezza medievale. Sono presenti edifici religiosi e civili di un certo valore, come le due chiese romaniche di S. Martino (IX secolo) e di S. Michele (XII secolo), la imponente torre campanaria del secolo XI, i vari palazzotti signorili e il Forte. Ma l'interesse di Coreglia Antelminelli è accresciuto dalla presenza nel paese di un particolarissimo museo, il “Museo della figurina di gesso e dell'emigrazione”, ospitato nel bel Palazzo Vanni, che espone e racconta in numerose sale la storia e l'attività dei “figurinai”, artigiani/emigranti di questi luoghi che, di padre in figlio, hanno tramandato fino ai nostri giorni l'arte del gesso. Molte iniziative culturali e folcloristiche animano il piccolo comune: oltre a varie feste patronali e sagre, sono degni di nota il Premio letterario di poesia vernacola toscana “Gino Custer De Nobili” e il premio di poesia in lingua italiana “Augusto Mancini”; particolarmente suggestive, la sera del 5 gennaio, le “cantate di Befana”.
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